
Serre bioclimatiche: allargati pure, l’importante è che sia bio
Tutto ciò che ti occorre sapere per rivoluzionare i tuoi consumi energetici.
Cosa sono?
Le serre bioclimatiche non vanno confuse con semplici verande, logge o altri tipi di struttura. E’ un vano vetrato integrato o confinante con un edificio, posizionato con un orientamento ben preciso che permette alla struttura di captare l’energia solare e veicolarla all’interno dell’edificio, contribuendo al riscaldamento dello stesso; per questo motivo le serre bioclimatiche sono chiamate anche serre solari o serre captanti.
Che vantaggi offrono?
Questa innovazione bio-compatibile porta vantaggi non solo all’ambiente, ma soprattutto agli abitanti dell’edificio.
Ecco i principali:
- risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2.
- la realizzazione di serre bioclimatiche gode dell’Ecobonus, la detrazione fiscale per la riqualificazione energetica, prorogato fino al 2021, con delle percentuali di detrazione tra al 70% e al 75% per i condomini
- ottenere un aumento gratuito della superficie della casa senza influire sulla cubatura, perché non si pagano gli oneri in Comune per la SLP, poiché la serra è considerata volume tecnico.
- adeguarsi alle normative sulla certificazione energetica, conferendo all’edificio un valore maggiore sul mercato.
Per poter essere considerata soluzione di bioedilizia, la serra deve essere conforme alle normative regionali e deve rispondere a determinate caratteristiche, che vanno verificate da un professionista.
Per disciplinare l’argomento, è stato approvato il D.G.R. N.1216 del 10/01/2014 per l’efficienza e la certificazione degli edifici e il riconoscimento della funzione bioclimatica delle serre al fine di equipararle a volumi tecnici. Il decreto definisce tali strutture non computabili ai fini volumetrici, a condizione che siano progettate in modo da integrarsi nell’organismo edilizio nuovo o esistente e che dimostrino, attraverso i necessari calcoli energetici, la loro funzione di riduzione pari ad almeno il 10% dei consumi di combustibile fossile per riscaldamento invernale, attraverso lo sfruttamento passivo e attivo dell’energia solare.
Il provvedimento presenta indicazioni puntuali sulle caratteristiche che devono rispettare le serre e le logge con funzione bioclimatica per l’equiparazione ai volumi tecnici.
Fondamentale per consentire la realizzazione è la superficie della serra, ammessa tra il 15% e il 30% della superficie utile. Fino al 15% è necessario procedere tramite Dia, per il 30% si va in permesso a costruire.
La caratteristica principale è l’orientamento, che dovrà consentire l’esposizione ai raggi solari per il maggior numero di ore possibile. Importante poi la scelta dei materiali: la superficie disperdente della serra deve essere costituita per almeno il 50 % da elementi trasparenti, ovvero da vetro, ma di qualità diverse, per garantire la massima captazione da un lato ed evitare la dispersione termica dall’altro.
Poi, legno, PVC e alluminio certificati di qualità.
Un’ulteriore caratteristica deve essere l’assenza di schermature fisse, mentre sono consentite schermature mobili per evitare il surriscaldamento dell’ambiente nei mesi estivi.
Ciò è importante perché la serra bioclimatica non deve essere dotata di impianto di riscaldamento né di raffrescamento.
In conclusione, un ottimo investimento, che permette di sfruttare i propri spazi all’aperto anche nei mesi più freddi, garantendo un significativo risparmio energetico e aggiungendo valore all’immobile.
Per qualunque informazione sulla progettazione e realizzazione di serre bioclimatiche, contattateci.
